- Rivalutare la mente razionale per favorire un'integrazione
efficace con la mente creativa-
Nella visualizzazione creativa che ritroviamo
anche nelle meditazioni guidate dopo la prima parte di
rilassamento muscolare e concentrazione sul respiro, la volontà del nostro ego
si pone umilmente e allo stesso tempo con entusiasmo a servizio
dell'immaginazione e lavora in sinergia con la mente creativa ed
emozionale veicolando dei contenuti inconsci, ovvero visioni ed
immagini spontanee di cui prendiamo coscienza nel momento in cui sorgono, a
differenza di ciò che accade invece con i sogni di cui
ricordiamo solo pochi frammenti al risveglio.
Un'altra differenza riguarda le sensazioni che con la
visualizzazione possiamo controllare a nostro piacimento, mentre negli stati
onirici dobbiamo passivamente accettare a meno che non si sviluppi con
pazienza, tempo, fiducia, costanza la capacità di fare sogni lucidi, di creare
e guidare quindi come un regista le scene sul nostro palcoscenico psichico
notturno.
Einstein affermava che abbiamo costruito e che viviamo in
una società in cui l'immaginazione (padrone) è assoggettata alla razionalità
(servo); c'è infatti chi sostiene che questi sono tempi duri per i sognatori
perché al giorno d'oggi sognare costa troppo e porta lontano dal presente! Così
perdere tempo a fantasticare è diventata una vera e propria nefandezza che
genera solo rimpianto e delusione, soprattutto quando poi si torna a fare i
conti con una realtà che magari è tutt'altro che idilliaca.
La psicologia e la moderna fisica quantistica
però hanno dimostrato il contrario e quello che comunque si sapeva già da
sempre a livello di antiche tradizioni esoteriche, cioè che l'immaginazione
è fondamentale per l'essere umano, per la salute del cervello e ci aiuta a
plasmare la realtà!
Con questa riflessione non intendo affatto demonizzare l'ego e
la mente analitica e razionale affermando che è inferiore o che deve essere
serva dell’immaginazione, infatti come ho spiegato all'inizio, desidero far
capire che attraverso la visualizzazione creativa possiamo benissimo superare
l'assunto laconico di Einstein ed integrare le due istanze in un processo
armonioso di creazione consapevole.